FAIRCOM – Italia condannata a risarcire la vittima

Con una sentenza senza precedenti, in applicazione dell’orientamento delineato lo scorso luglio dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, la Terza Sezione Civile della Corte di Cassazione ha riconosciuto il diritto al risarcimento da parte dello Stato italiano a favore di una donna, che aveva subito violenza sessuale nel 2005.

Come previsto dalla legge italiana, dopo la condanna penale delle imputate, la donna aveva chiesto loro un risarcimento nel processo civile e non è riuscita ad ottenerlo.

La questione del mancato risarcimento è finita davanti ai tribunali dell’UE in Lussemburgo perché l’Italia non aveva adeguatamente recepito la direttiva UE sul mancato risarcimento alle vittime.

Il verdetto al quale la Corte di Cassazione si è ora adeguata è molto importante perché ha anche indicato che la misura del risarcimento non può essere solo di importo simbolico, come inizialmente previsto nelle tabelle di “liquidazione” italiane per i reati non risarciti, ma deve essere soddisfacente rispetto alle sofferenze subite anche se non coincide con il danno subito nella sua interezza”. Senza entrare troppo nel dettaglio di questa materia coperta dalla privacy, se inizialmente la vittima della violenza sessuale nel 2005 era stata ‘liquidata’ per meno di cinquemila euro, ora la cifra è aumentata di dieci volte“.

Per maggiori approfondimenti vi lasciamo il link della notizia pubblicata da la Repubblica, testata nazionale italiana.